Punto Critico? Il Processo di Pace nell’Irlanda del Nord

Sinn Féin è spudoratamente populista, ama il comizio e lo slogan. I suoi leaders sono più giovani di quelli dell'SDLP e hanno richiamato una gran numero di giovani elettori. Indossano vestiti alla moda, quando gli uomini del SDLP vestono cardigans. Senza alcun dubbio anche ‘l’odore di cordite’ ha aiutato in alcuni quartieri. Essi hanno poi insistito sull’eredità della tradizione repubblicana, che ha fascino sulle generazioni più anziane. Gli elettori rispondono positivamente al loro apparente fervore ed entusiasmo.

Il partito ha addestrato i suoi rappresentanti politici del Nord cosicché ora sono abili utilizzatori dei media, anche se alcune cose cominciano a sfuggirgli. Non è stato altrettanto bravo a confezionare i rappresentanti del Sud. Questo in parte perchè la ‘battaglia armata’ ha un contesto e significato nel Nord, mentre nella Repubblica è apparente la mancanza di un’ideologia politica coerente e moderna. Come il DUP, il Sinn Féin si concentrerà sulla sconfitta dell'SDLP nelle prossime elezioni del nord e vuole ottenere più rappresentanti a sud.

Un altro elemento cruciale nel processo di pace nordirlandese è la relazione fra i governi d’Irlanda e britannico. A volte hanno l’aspetto di spettatori impotenti, particolarmente dalle elezioni dell’Assemblea Nazionale in poi; è facile immaginarsi Blair, Ahern, Cowan e Murphy3 guardarsi attorno grattandosi la testa pensando al da farsi. Cosa possono fare?

I governi britannico e irlandese sono uniti nella loro azione più ora che in ogni altro momento del processo di pace. Hanno maneggiato le cose maldestramente convinti che avrebbero trovato un accordo tra Sinn Féin e UUP, rimangono ovviamente disorientati quando non riescono a materializzarlo.

Avrebbero potuto imporre elementi dell’Accordo del Venerdì Santo non dipendenti dall’esecutivo a Stormont. Avrebbero potuto implementare elementi della Dichiarazione Congiunta, su cui si è trovato un accordo lo scorso anno. Invece il governo irlandese si è mostrato sciocco comportandosi troppo gentilmente nei confronti del DUP e i britannici si sono dimostrati mal fidenti rifiutando di pubblicare i rapporti Cory4 sui legami e collusioni tra forze di sicurezza e paramilitari lealisti.

Per finire, guardando ai prossimi dodici mesi, cosa vede per il Nord?

Non vedo un esecutivo funzionante e un’Assemblea costruita in modo equo e responsabile nonché utile per la gente del Nord Irlanda. Non vedo nemmeno il ritorno della guerra. Inevitabilmente, alla fine, ci sarà una condivisione di poteri nell’esecutivo, ma non così presto, temo.

1L’Accordo Multipartito è stato firmato il 10 Aprile 1998 nel palazzo di Stormont (sede dell’esecutivo nordirlandese), a Belfast, in presenza del mediatore americano George Mitchell, dagli otto partiti politici dell’Irlanda del Nord che avevano partecipato ai negoziati (Ulster Unionist Party, Ulster Democratic Party, Progressive Unionist Party, Alliance Party of Northern Ireland, Northern Ireland Women’s Coalition, Northern Ireland Labour, Social Democratic and Labour Party, Sinn Féin), da Tony Blair in rappresentanza del Governo britannico, e da Bertie Ahern in rappresentanza del Governo di Dublino.
2Indagini della polizia irlandese dicono che l’IRA sia coinvolta con la malavita del porto di Dublino.
3B. Cowan Ministro degli esteri della Repubblica d’Irlanda e P. Murphy Parlamentare britannico e segretario di Stato dell’Irlanda del Nord.4Le indagini del giudice Cory su presunti omicidi in cui sono coinvolti direttamente il governo britannico e le squadre di paramilitari lealisti.

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