La Passione e la Propaganda. Mel Gibson e La Passione di Cristo

'Le rappresentazioni della Passione hanno da sempre un ruolo malfamato nel provocare odio, violenza e persino la morte degli Ebrei. Grazie al suo talento e alla sua celebrità, la maniera in cui sceglie di rappresentare la morte di Gesù avrà un influenza enorme sulle idee che la gente si farà, sui suoi atteggiamenti e comportamenti nei confronti degli Ebrei oggi.

La Chiesa Cattolica ha affrontato il fatto che nel suo tradizionale insegnamento gli Ebrei fossero additati con disprezzo e considerati tutti egualmente colpevoli di deicidio, ed ha inequivocabilmente ripudiato queste tesi.' 1

Foxman si riferisce al Concilio Vaticano II, che negli anni '60 promosse una serie di cambiamenti per far uscire la Chiesa dal Medioevo. Nel 1965, Papa Paolo VI dichiarò in Nostra Aetate che 'quanto è stato commesso durante la Passione, non può essere imputato né indistintamente a tutti gli Ebrei allora viventi, né agli Ebrei del nostro tempo… gli Ebrei non devono essere presentati come rigettati da Dio, né come maledetti'2

Gibson si è spesso schierato pubblicamente contro il [Concilio] Vaticano II, imputando ad esso la diminuzione dei frequentatori della Messa e l'aumento della pedofilia ad opera del clero, come se tutto ciò fosse iniziato solo negli anni Sessanta.3 Il marzo scorso, in una intervista con il New York Times, il padre di Mel, Hutton Gibson, andò persino oltre in termini di condanna del [Concilio] Vaticano II, affermando che si tratta di 'un complotto massonico supportato dagli Ebrei'. Proseguì commentando che il numero di Ebrei uccisi durante l'Olocausto è stato sovrastimato: 'Andate pure a chiedere ad un addetto ai lavori cosa ci vuole per disfarsi di un cadavere, ci vogliono un litro di benzina e 20 minuti di tempo. Adesso, 6 milioni? … E comunque, c'erano più [Ebrei] dopo la Guerra che prima'. Espresse anche l'opinione che l'Olocausto fu ideato come parte di un patto fra Hitler e i “finanzieri” per obbligare gli Ebrei a lasciare la Germania. '[Hitler aveva] questo accordo per cui doveva rendere loro la vita difficile così che scappassero tutti quanti e si trasferissero in Israele a combattere contro gli Arabi.' In un'altra intervista, affermò che i musei ebraici sono 'espedienti' per raccogliere fondi.4

Non è giusto presumere che un figlio condivida i pregiudizi del padre. Mel Gibson ha asserito di non essere antisemita e che a tutti i costi il suo film non diffonde l'antisemitismo. 'La Passione è un film che deve ispirare, non offendere. Portandolo sugli schermi, la mia unica intenzione è quella di creare un capolavoro artistico che duri nel tempo e generi pensieri profondi in un pubblico dai molteplici (o nulli) background religiosi, che abbia diversi gradi di familiarità con questa storia'.5

Ma Gibson quante distanze ha preso dalle idee di suo padre? Non tante, ammesso ne abbia prese. Quando gli è stato chiesto di commentare a proposito delle idee del padre, ha affermato 'Mio padre mi ha insegnato la mia fede e io credo in ciò che mi ha insegnato. Quest'uomo non mi ha mai mentito in tutta la mia vita'. Dunque quando il signor Gibson senior dice che l'Olocausto fu una grossa esagerazione, non è una bugia?

'Ho amici e genitori di amici con numeri tatuati sul braccio. Il mio insegnante di spagnolo era un sopravissuto all'Olocausto. Sì, certo. Accadono atrocità. La guerra è orribile. A causa della Seconda Guerra mondiale sono morte decine di milioni di persone. Alcune di queste erano Ebrei, in campi di concentramento. In Ucraina, diversi milioni di persone morirono di fame tra il 1932 e 1933.' 6 Sono certa di non essere la sola che, con un certo sgomento, giudicherebbe 'facilona' quest'affermazione. Dice che 'accadono atrocità' come se l'Olocausto fosse un male inevitabile. Notate che solamente 'alcuni' Ebrei sono morti nei campi di concentramento. Pare chiaro che Mel e il suo papà condividono molto più della loro fede cattolica sedevacantista…

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