America: Da Colonia a Superpotenza. Parte I: 1776-1876

I costi della guerra civile furono elevatissimi. Le vittime furono più di un milione: un tributo di sangue enorme per un Paese di 31 milioni di persone. Nella guerra civile morirono più uomini di quanti ne sarebbero morti in tutte le altre guerre americane, compresa quella del Vietnam. Gli interessi del debito di guerra e il pagamento della pensione dei veterani unionisti avrebbero gravato sul budget federale per svariati decenni a venire. Migliaia di acri di terra nel Sud furono devastati. La guerra lasciò cicatrici profonde che avrebbero impiegato molto tempo a guarire. Ma l’effetto più immediato si fece sentire sulla questione della schiavitù. Nel 1863 Lincoln aveva emancipato tutti gli schiavi, invocando una 'rinascita della libertà' in America. Ma come avrebbe fatto il governo ad ottenere questa emancipazione e come avrebbe reagito il Sud di fronte a questi enormi cambiamenti sociali?

La ricostruzione dopo la guerra civile

Ordino e dichiaro che tutte le persone costrette alla schiavitù, in detti Stati designati e nelle loro parti, sono, e da questo momento sempre saranno, liberi; e che il Governo Esecutivo degli Stati Uniti, incluse le autorità militari e navali, riconoscerà e manterrà la libertà di dette persone.

[Proclama di Emancipazione del Presidente Abraham Lincoln, 1863]12

Il nuovo Presidente Andrew Johnson (che successe a Lincoln dopo la sua morte) e il Congresso si scontrarono violentemente sulla stesura del piano di ricostruzione del paese, in particolar modo in relazione al Sud. Johnson pensava che le misure adottate dal Congresso favorissero troppo i neri e i poveri nel Sud. Ma il Congresso riuscì alla fine a bocciare la maggior parte delle sue proposte. Il Quattordicesimo Emendamento concesse il diritto di voto agli uomini di colore (le donne, sia bianche che nere, continuarono ad essere ignorate). Nel 1867 fu varato il Reconstruction Act che auspicava il ripristino dell’autorità militare nel Sud fino all’instaurazione di nuovi governi. Benché queste misure riconoscessero l’emancipazione sul piano legale e concedessero ai neri il diritto di voto non prevedevano la ridistribuzione delle terre e non garantivano nessun cambiamento all’interno delle strutture sociali nel Sud.

Nel 1868 Ulysses S. Grant, candidato Repubblicano, fu eletto Presidente. Al contrario di Johnson, Grant appoggiò il Congresso nell’opera di Ricostruzione, pur cercando di non alienarsi le simpatie dei Sudisti bianchi. Nel 1870 e nel 1871 le violente campagne del Ku Klux Klan, una neonata organizzazione clandestina di terroristi (fondata nel Tennessee da un gruppo di veterani di guerra) costrinse il Congresso a varare due Enforcement Acts e leggi anti Klan. Per la prima volta nella storia del Paese, queste leggi sancirono che gli atti lesivi dei diritti civili e politici di un individuo erano crimini perseguibili a livello federale. Ma negli Stati in cui la violenza del Klan dilagava, l’applicazione di queste leggi, se mai avveniva, era estremamente lenta. Nel 1872 Grant fu rieletto dopo aver sconfitto un candidato appoggiato non solo dai Democratici ma anche dai Liberali Repubblicani, un gruppo che aveva abbandonato il partito Repubblicano in segno di protesta riguardo alla Ricostruzione. Esso era contrario all’intervento federale nel Sud e la sua recente formazione indicava chiaramente che il Nord si stava stancando della questione dell’emancipazione e dei diritti dei neri.

La Ricostruzione ebbe vita breve. La Corte Suprema aveva interpretato il Quattordicesimo Emendamento in modo alquanto miope, banalizzando l’utilità che essa aveva per i neri americani. Nel 1876 il Repubblicano Rutheford B. Hayes fu eletto Presidente. Egli ritirò le rimanenti truppe federali dal Sud e gli Stati Uniti rinunciarono ai loro progetti iniziali di ricostruzione. Nel 1877 migliaia di neri, una volta compreso che la situazione al Sud non sarebbe cambiata, emigrarono in Kansas. Pur non essendo più schiavi continuavano ad essere trattati come esseri inferiori e ed erano costretti ad affidarsi ai bianchi per ottenere lavoro e denaro. La società elitaria del Sud rimaneva tale e quale nonostante gli enormi cambiamenti promessi dall’emancipazione. Questi emigranti erano conosciuti come gli 'Exoduster'.

La questione posta dal razzismo e dall’elitarismo sudista sarebbe rimasta alla ribalta per molto tempo ma ora l’attenzione degli americani era concentrata su altre cose. La guerra civile aveva mantenuto l’Unione e gli Stati Uniti potevano riprendere a crescere. Grazie all’industrializzazione e all’espansione, l’alba del XX secolo avrebbe visto il Paese emergere quale potenza a tutto tondo.

Riferimenti

1 See pg. 5 of The Making of the Constitution by Gordon S. Wood (Waco, 1987)

2 Pg. 63 of A Documentary History of the United States by Richard D. Heffner (New York, Fifth Edition, 1991)
3 Ibid, pg. 176
4 Pg. 240 of The National Experience: A History of the United States (Fort Worth, Eighth Edition, 1993)
5 Ibid, pg. 241 6 Pg. 237 of The National Experience: A History of the United States (Fort Worth, Eighth Edition, 1993)
7 Ibid, pg. 246
8 Pg. 118 of A Documentary History of the United States by Richard D. Heffner (New York, Fifth Edition, 1991)
9 Pg. 220 of The National Experience: A History of the United States (Fort Worth, Eighth Edition, 1993)
10 Pg. 147 of A Documentary History of the United States by Richard D. Heffner (New York, Fifth Edition, 1991)
11 Pg. 666 of The Personal Memoirs of Ulysses S. Grant (New York, 1885)
12 Pg.
156 of A Documentary History of the United States by Richard D. Heffner (New York, Fifth Edition, 1991)

Bibliografia

· · A History of the United States: A People & A Nation- Volume I by Mary Beth Norton, David M. Katzman, Paul D. Escott, Howard P. Chudacoff, Thomas G. Paterson, William M. Tuttle, Jr. (Boston, 1994) ·
· The Hutchinson History of the World by J.M. Roberts (London, 1976) ·
· The Decision for American Independence by JR Pole (London, 1975)
· The Making of the Constitution by Gordon S. Wood (Waco, 1987)
· A Documentary History of the United States by Richard D. Heffner (New York, Fifth Edition, 1991)
· The Personal Memoirs of Ulysses S. Grant (New York, 1885)

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