Eugene O’Neill, lo Scimmione e Adrien Brody

A ragione Brody osserva come nel primo film la figura di Jack Driscoll era molto più crudamente rappresentata della figura essenzialmente più complessa su cui lui ora lavora. “Questo personaggio, quando fu creato, era una specie di oggetto inanimato. E' un'esperienza molto meno interessante quella di osservare qualcuno come lui che finisce a lottare contro gli elementi per amore quando il tema dell'amore non era stato neppure sfiorato nell'originale. E' un salto più grande per qualcuno che deve raccogliere il proprio coraggio per andare a fare qualcosa di eroico.”

Nel film, la storia d'amore principale è quella fra I personaggi interpretati da Adrien Brody e Naomi Watts, e lui deve trasformarsi in un eroe quando lei viene catturata prima dagli indigeni e poi da Kong. “Combatto per lei quindi devo necessariamente avere una qualche forma di sentimento che a lei mi connetta. Penso che al film originale mancasse questo,” dice. “Quindi ciò che abbiamo cercato di fare qui è creare una trama veritiera per cui, nel contesto dell'epoca, lei possa essere la donna che fa per me. Ognuno ha i propri motivi per portarsi a casa Kong, per me il motivo è salvare questa donna che è stata portata qui per questa missione. E c'è la possibilità che in futuro nasca qualcosa tra di noi.”

Il conferimento dell'Oscar come miglior attore protagonista per il film drammatico sull'Olocausto The Pianist ha portato Adrien Brody all'attenzione del grande pubblico e lo ha fatto diventare una stella del cinema. Ma anche prima di questo era evidente che l'attore fosse dotato di talento. Poiché è sempre stato disposto ad affrontare ruoli esigenti e anticonformisti come quelli in film quali Summer of Sam, La sottile linea rossa e, più recentemente, The Village, Brody è riuscito a lasciare il segno ad Hollywood.

Brody concorda che il suo Oscar ha cambiato molte cose. “La tua vita cambia coem cambiano le persone attorno a te – quindi come puoi rimanere te stesso quando è tutto il mondo a cambiare?!” risponde. “Ha cambiato molte cose in meglio, ma comunque la mia vita è rimasta abbastanza semplice.” Prima di arrivare in Nuova Zelanda per King Kong aveva affermato che questo progetto aveva il potenziale di rappresentare una tappa decisiva. “Probabilmente mi cambierà la vita, come, pare, molte altre cose.”

E' un attore che non si è mai sottratto al lato fisico delle cose. Per The Pianist Brody aveva perso tantissimo peso ed ora in King Kong si sta sottoponendo ad un lavoro seriemente impegnativo dal punto di vista fisico. Ammette che questo aspetto delle riprese è stato più duro di quanto si aspettasse. “Per rendere le scene così drammatiche, pur se molti dettagli verranno creati in un secondo tempo, devi veramente mettercela tutta. E lo devi fare e rifare e ancora rifare! Te stai appeso da qualche parte o devi cadere e lo devi fare svariate volte fino a quando non si ottengono tutte le angolazioni perfettamente. E poi correre, sbattere contro ostacoli… Se lo devi fare e rifare continuamente diventa molto più duro di quanto immagini.”

Generalmente questo vorrebbe dire trascorrere mesi e mesi in palestra, ma lui dice che non ve n'è stato il tempo. “Quindi arrivi all'improvviso,” dice e si mette a dimostrare il tipo di acrobazie di cui sta parlando. “E qui c'è un dinosauro e questo è un masso… e tu devi cascare sul piede del dinosauro e scavalcare il masso … saltare al di là di questa creatura volante e passare sopra queste pietre che hanno creato. Fallo 25 volte e cerca di sembrare come se stessi scappando per salvarti la vita!”

Scherza sul fatto che prima di partire per la Nuova Zelanda gli avevano assicurato che si sarebbe trattato di un periodo di riprese relativamente breve. “Si tratta di quasi un anno,” rivela del programma di lavoro. “Sarà il film più lungo cui io abbia mai lavorato. Ho partecipato a due film da sei mesi l'uno, che erano abbastanza lunghi. Ma lo stato d'animo di questo personaggio è abbastanza buono e mi piacciono le sfide dal punto di vista fisico.”

Qualunque pausa nelle riprese gli ha dato la possibilità di godere parte di quello che l'esperienza neozelandese ha da offrire. “La gente qui è veramente carina,” dice Brody. “Ho fatto qualche viaggetto ed mi fa piacere essere via da casa e incontrare altre culture e altre persone ma non da turista. E' abbastanza informale ma non ho avuto così tanto tempo libero come mi aspettavo. Quindi sto ancora esplorando. Sarebbe carino riuscire ad andare giù alla South Island, è lì che è veramente splendido.”

Brody chiacchiera amabilmente e in maniera interessante del progetto fino a quando una delle mie domande pare sbalordire tutto lo staff americano. Anche lui appare sconcertato quando gli domando che cos'è che rende king Kong eterno [N.d.T.: timeless, in inglese]. Trascorrono alcuni secondi e Brody sembra ancora più stupefatto quando tutti ci rendiamo conto che ha capito male la domanda. “Ah, eterno!” dice ridendo. “Ho pensato che mi avessi chiesto perché è indomabile [N.d.T.: tameless, in inglese]!”

Dopo una bella risata, Brody continua a darmi la sua spiegazione per il fascino imperituro di King Kong: “E' una di quelle favole che affascinano chiunque. E', in un certo senso, la storia della bella e la bestia. Ma è un amore che non potrà mai esistere. Ha a che fare con terre lontane e la suspence e il dramma e tutte quelle cose magnifiche che il cinema può portare in vita. Abbiamo visto di cosa sono capaci Peter e gli altri. Quindi credo che sia interessante che sia passato tutto questo tempo ed adesso i tempi siano maturi per un film come questo perché può avere tutto il cuore e la profondità necessari e può affascinare sia i bambini che gli adulti. Ognuno di noi può apprezzare alcune delle componenti in una sceneggiatura come questa. E' molto eccitante ed è un'opportunità per esplorare tutte queste cose che non ho mai fatto prima e per lavorare con un approccio diverso. Mi porrà in un'epoca storica con dinosauri e cose del genere e c'è un certo grado di interazione, persino con cose che non esistono puoi creare un certo livello di eccitazione dentro di te e sentire che esse hanno un vero e proprio impatto. Ma poi quando [le mie scene] si fonderanno con il resto, questo mi renderà in un certo senso immortale insieme a creature e invenzioni con cui io non
sarei mai potuto venire a contatto, che lo fa sembrare quasi qualcosa di reale. E quasto è veramente eccitante ed è quello che vorrei che i miei nipotini vedessero. Sono onorato di essere parte di tutto ciò, perché non ci sono tante possibilità di viaggiare attraverso grandi avventure epiche.”

E al momento, come ammette con un sorriso, Adrien Brody è proprio nel bel mezzo dell'avventura di una vita.

Pages: 1 2 3