Dirt Music – Tim Winton

Ogni romanzo di Tim Winton potrebbe intitolarsi “Ti prendo e ti porto via”, perché tutte le sue storie, i personaggi maschili, i paesaggi sconfinati includono al contempo un invito e una minaccia, un vortice e una brezza fresca, un seme di tragedia e un inno all’amore passionale… La sensazione di spaesamento che ci aveva conquistato con i precedenti Cloudstreet e I cavalieri ritorna potentissima fin dalla prima pagina di questo Dirt Music, dove una donna quarantenne trascorre le sue giornate (e notti) sempre uguali attaccata al computer, aspettando qualche email che le porti una novità, chattando per noia e bevendo qualche bicchiere di vodka che stordisca un po’ la sua monotonia.

Georgie è un’ex infermiera che per amore di un uomo si è trasferita nel suo villaggio di pescatori e si è caricata della responsabilità di crescerne i due figli adolescenti, orfani della madre. Ma l'impressione è che si sia pentita di tanta disponibilità, al punto da esercitarsi per ‘prove di fuga’ dalla famiglia. Durante uno di questi tentativi incontra fortuitamente Luther Fox, ed è attrazione e com-passione a prima vista, un po’ come nel film Lezioni di piano. Lu è l’antitesi del marito Jim: è costretto a vivere nascosto mentre Jim è il boss del villaggio, fa il pescatore di frodo mentre l’altro con le sue barche dà da lavorare a tante famiglie; ha la sola compagnia di un cane mentre Jim ha due figli e un lutto per la prima moglie mai superato…

Come sempre accade in amore, Georgie non esita a scegliere l’alternativa più lesionista, ma a questo punto le complicazioni diventano inenarrabili almeno per due motivi: sia perché il romanzo si sviluppa anche come un thriller, per cui sarebbe sciocco anticipare le motivazioni e il senso di tanta violenza (anche se non si arriva a tagliare le dita come nel già citato Lezioni di piano, parente prossimo del romanzo per australianità, paesaggi e scandali al sole); sia perché la mole di incontri, segreti, lutti, intrecci familiari, colpe da scontare che investono Georgie, Jim e Lu è distribuita in dosi massicce, quasi da telenovela, e quindi impossibile da riassumere.

Si arriva al finale storditi da tanti inseguimenti, svelamenti, pentimenti, e fino all’ultima pagina si resta ansiosi di capire se e come i due innamorati si ricongiungeranno (e il marito troverà la sua pace). Ma purtroppo si ripone il libro delusi, stupiti per come lo stesso Winton abbia a un certo punto perso il controllo delle fila di una storia tanto rocambolesca: il finale supera infatti qualunque patto di fiducia e sospensione del giudizio stipulato col lettore. Fino alla penultima pagina, però, Dirt Music resta una bellissima, intrigantissima storia d’amore.

Dirt Music – Tim Winton, Fazi editore, pp. 410 euro 16,50