Olocausti Dimenticati: Triangoli Neri, Triangoli Viola

Perseguitati già a partire dall'affermarsi dei due regimi dittatoriali [N.d.R.:quella Nazista in Germania e quello Fascista in Italia], la comunità degli Studenti biblici fu completamente decimata con una serie di arresti a partire dall'ottobre 1939 in Italia, e destinata allo sterminio nei lager in Germania.

E' importante sottolineare che, contrariamente a quanto succedeva per gli ebrei, trattandosi di una persecuzione priva della componente razziale, ma causata dall'appartenenza ad una minoranza religiosa, nel momento in cui i legami religiosi venivano scissi venivano a mancare i presupposti per la continuazione della violenza.

La persecuzione della popolazione romanì (popolazione indo-ariana composta da rom, sinti, manouches, kale e romanichals) invece fu dettata da motivazioni esclusivamente razziali. Secondo le teorie pseudo-scientifiche dei medici nazisti gli zingari erano di ‘pura razza ariana degenerata’.

Il dottor Ritter sosteneva che erano fattori genetici a condizionare l'esistenza gitana: gli zingari erano quindi geneticamente ladri, truffatori, nomadi. La causa della loro pericolosità era nel loro sangue.

Eva Justin, assistente di Ritter, dallo studio di 148 bambini zingari ipotizzò la presenza nel sangue gitano del ‘gene dell'istinto al nomadismo’, condannando ad un destino di morte migliaia di persone.

Come risulta da uno studio di Giovanna Boursier2, già prima dell'ascesa al potere del nazismo, e non solo in Germania, esisteva già una legislazione sugli zingari, orientata prima al controllo e all'identificazione degli individui presenti su un territorio, poi alla loro omologazione e assimilazione.

La persecuzione antigitana fece un salto di qualità nel 1936 con l'apertura a Berlino dell'Ufficio Centrale per la lotta contro la nocività degli zingari. Fin da questo momento cominciarono le deportazioni degli zingari tedeschi nei neonati campi di concentramento o comunque in zone controllate dalla polizia dove gli zingari fossero sottoposti al lavoro forzato, quasi senza cibo, in condizioni igieniche pessime.

Nel 1938 Himmler emanò un decreto (Lotta alla piaga zingara) in cui si parlava della questione zingara come di una questione prettamente razziale e nel 1939 venne ordinato di schedare e confinare gli zingari in luoghi determinati al fine di una ‘soluzione imminente della questione zingara’.

Alla fine di febbraio del 1943 entrò in funzione il settore BIIe di Auschwitz-Birkenau riservato agli zingari. Il primo trasporto vi giunse il 26 di quello stesso mese. Al loro arrivo i prigionieri non subirono, come invece accadde a tutte le altre categorie di deportati, la selezione iniziale, né la divisione delle donne dagli uomini, ma le famiglie rimasero unite (questo settore di Auschwitz è noto anche come Familienlager).

Una volta sottoposti alla rasatura dei capelli, disinfettati e registrati tramite tatuaggio, gli zingari vennero lasciati al proprio destino: non avevano l'appello mattutino e non facevano parte dei gruppi di lavoro. I motivi di questo trattamento così anomalo non sono, ancora oggi, ben chiari.

Nell'aprile del 1944 vennero fatte alcune selezioni all'interno del campo zingaro: chi risultò abile al lavoro venne trasferito in altri campi. La notte del 1° agosto 1944 l
o Zigeunerlager fu liquidato: un numero di persone stimato fra 3000 e 4000 fu sterminato nelle camere a gas. La velocità con cui l'operazione fu portata a termine si deve probabilmente all'arrivo imminente di convogli di ebrei ungheresi abili al lavoro e all'avvicinarsi del fronte russo.

Complessivamente, nonostante le numerose difficoltà di stima, si pensa che siano stati sterminati circa 500,000 zingari.

Three Monkeys Online vorrebbe ringraziare l'artista Katarzyna Pollock per il permesso di usare un opera della sua serie “Gypsy Holocaust”. La Signora Pollock è un'artista Sinti, che abita e lavora a Berlino.

Riferimenti:

1 Vercelli Claudio
2 Boursier Giovanna, Lo sterminio degli zingari durante la seconda guerra mondiale, in Studi storici, Aprile-Giugno 1995.

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