Il Trattato Anglo-Irlandese e la Guerra Civile Irlandese

La situazione venne ulteriormente complicata dalla posizione di due governi nel nuovo Libero Stato d’Irlanda. Il governo Provisional [provvisorio] era un governo temporaneo capeggiato da Michael Collins e la sua funzione principale era quella di fare da ponte tra il passato e il futuro, ovvero il Libero Stato, che sarebbe nato il 6 dicembre 1922. Il governo del Dàil, che esisteva dal 1916, non si era ancora sciolto, nonostante la sua importanza fosse in calo a causa dell’evolversi della situazione politica. Il cittadino medio, avendo due governi che si sovrapponevano l’uno all’altro, era confuso. Chi comandava realmente? Inoltre il Dàil non era più un’istituzione costruttiva e unificante; divenne anzi il centro nazionale della divisione politica. L’unità politica non era più assicurata9, il che permise all’IRA di assumere un ruolo da protagonista.

Il 26 marzo 1922 l’IRA anti-Trattato tenne una riunione armata, nonostante il divieto del Dàil. Venne eletto un esecutivo composto da 16 uomini, la suprema autorità dell’esercito. Rory O’Connor annunciò alla stampa che non avrebbero obbedito ad Arthur Griffith o ai suoi ministri e che ripudiavano il Dàil. I leaders dell’IRA pro-Trattato lo interpretarono come un tentativo di istituire una dittatura militare. Nelle campagne, mentre i soldati inglesi evacuavano le loro postazioni secondo gli accordi previsti dal negoziato, le brigate dell’IRA ne prendevano il posto. Ma questi gruppi non erano necessariamente a favore del Trattato. Questo creò una situazione ambigua in cui militanti dell’IRA anti-Trattato occupavano roccaforti militari e di polizia nelle province. In febbraio una brigata dell’IRA di Tipperary assaltò una caserma di Clonmel che era stata evacuata dalle truppe inglesi, sequestrando più di 300 fucili, 200.00 munizioni, due carri armati, due Lancia armate, dieci Lancia semplici, carri di scorta Crossley, altre due auto, sette mitragliatrici e centinaia di bombe10. Il fatto che le fazioni dell’IRA , che ripudiavano il Dàil e il Trattato, si fossero procurate delle armi preoccupava grandemente il governo. Gli anti-Trattato (o gli Irregolari, come vennero soprannominati) furono costretti a ricorrere alle rapine per finanziare le loro azioni militari. Il 14 aprile Rory O’Connor e altri Irregolari occuparono Four Courts e altre roccaforti nei dintorni di Dublino. Nominarono Four Courts il quartier generale del governo repubblicano e rifiutarono di riconoscere quello Provisional. Nel paese si erano verificati svariati scontri armati che erano costati al vita a otto persone. Per quanto tempo ancora il governo irlandese avrebbe tollerato passivamente questa sfida aperta alla sua autorità?

Il rinvio delle elezioni non migliorò certo la situazione. La gente non aveva la possibilità di esprimere la propria opinione in materia, e un voto a favore del Trattato avrebbe giovato notevolmente al Dàil e al governo Provisional. Nei mesi successivi i politici di entrambe le parti tentarono di influenzare l’opinione pubblica degli irlandesi. Eamon De Valera fondò il proprio partito anti-Trattato chiamato Cumann na Poblachta (la Lega della Repubblica). Nei suoi discorsi fece capire che i Volontari si sarebbero fatti largo tra il sangue irlandese (ovvero avrebbero ucciso i militanti dell’IRA pro-Trattato) pur di ottenere l’indipendenza dell’Irlanda.

Si fecero svariati tentativi per raggiungere una tregua, tra cui l’Army Document, che auspicava una riunificazione politica e militare e un’elezione di comune accordo che avrebbe dato vita ad un
governo condiviso dall’intero paese. Ma l’Army Document fu respinto dai militanti Irregolari quali Rory O’Connor e non soddisfò nemmeno il governo inglese che non era disposto a fare altre concessioni ai repubblicani. Le elezioni si tennero in giugno e il Sinn Féin pro-trattato ottenne 58 voti, mentre quello anti-Trattato ne ottenne 36. I pro-Trattato potevano ora essere sicuri di agire secondo la volontà del popolo. Il 22 giugno Sir Henry Wilson, consigliere militare dell’Irlanda del Nord, venne assassinato all’esterno della sua abitazione londinese. Wilson fu ucciso da due uomini dell’IRB, probabilmente agli ordini di Collins, il quale considerava forse l’assassinio di Wilson come un’opportunità di ripristinare l’unità dell’IRA e dell'IRB attraverso la questione dell’Irlanda del Nord. Gli inglesi, essendo all’oscuro di tutto ciò, pensarono che Wilson fosse stato ucciso dai repubblicani anti-Trattato su ordine del Four Courts. Furono fatte grosse pressioni sul governo Provisional affinché rimuovesse Rory O’Connor e i suoi seguaci da Four Courts (l’alternativa era che se ne sarebbe occupato l’esercito inglese in persona), e il governo inglese offrì il proprio aiuto. Il 26 giugno un gruppo di Irregolari rapì il generale J. J. 'Ginger' O’Connel, capo dei deputati del Libero Stato, in risposta alla cattura di un Irregolare da parte dei Free Staters (come erano conosciuti gli esponenti dell’IRA pro negoziato). Questo fu il punto di rottura delle precarie condizioni in cui versava la pace.

È possibile che il governo Provisional credesse che il presidio repubblicano nel Four Courts non avesse il sostegno di molti altri anti-Trattato, quali ad esempio Eamon De Valera e i suoi seguaci. La scelta si poneva tra l’attaccarli o lasciare alle truppe inglesi il compito di riportare l’ordine in Irlanda. Il 18 giugno, durante un raduno dell’esercito, l’IRA anti-Trattato si divise ulteriormente. Liam Lynch e la prima Divisione Sud insediarono il loro quartier generalel all’Hotel Clarence, contrapponendosi all’IRA che risiedeva al Four Courts al comando di Rory O’Connor. Ciò che Collins e il governo ignoravano, o sapevano, è che il 28 giugno, quando cominciarono i bombardamenti, la scissione all’interno delle fila anti negoziato era stata sanata. Attaccare Four Courts avrebbe sicuramente scatenato la guerra civile11. Il 27 giugno furono intimate l’evacuazione di Four Courts e la resa della guarnigione repubblicana, la quale rifiutò di arrendersi. Il brigadiere generale Daly, al comando delle operazioni militari del Libero Stato, ordinò all’artiglieria di aprire il fuoco. La guerra civile irlandese era cominciata.

Ascesa e caduta della repubblica di Munster

La guerra fatta dagli irlandesi contro gli irlandesi è un genere di sviluppo politico cui assisto con grande piacere.

Lord Birkenhead12

Nel corso della storia, ogni seria minaccia per l’autorità costituita di una nazione che è stata sventata, è stata sventata grazie a un’azione tempestiva, efficace, vigorosa e letteralmente spietata.

Hugh Kennedy13

Gli avversari politici del negoziato, fino a quel momento rimasti separati dall’IRA anti-Trattato, furono costretti a schierarsi. Il 30 giugno il presidio di Four Courts venne bombardato e si arrese. La prima fase della guerra civile ricordava l’insurrezione della Pasqua del 1916. A Dublino gli Irregolari si erano impadroniti di edifici chiave, quali gli hotel Gresham e Granville. Una mitraglietta posizionata in Henry Street fece fuoco su di essi, provocando un incendio. Cathal Brugha, al comando dell’Hotel Granville, rifiutò di arrendersi e fu falciato da una mitragliatrice mentre si allontanava dall’edificio in fiamme. Il 5 luglio gran parte di O’Connel Street (la via principale di Dublino), venne distrutta; 64 persone morirono e 300 furono ferite. In realtà, nei primi mesi del 1922 l’IRA anti-Trattato godeva di un certo vantaggio in termini di esperienza e di uomini. Questo fu il periodo più propizio ad una efficace opposizione militare al negoziato14. Secondo una stima del governo Provisional dell’epoca, i membri dell’IRA repubblicana erano 12.900 ed erano in possesso di 6.780 fucili. Ma essi non entrarono in azione e, alla fine dell’estate, il Libero Stato aveva radunato, ed efficacemente organizzato, un esercito considerevole. I continui negoziati tra le due parti e i tentativi di pace, quali il patto fallito tra Collins e De Valera, erano la prova che il paese stette per mesi sull’orlo del precipizio: alla fine, con il bombardamento di Four Courts, la guerra scoppiò definitivamente.

Gli Irregolari riconsiderarono ancora una volta un tentativo su Dublino passando attraverso Blessington a Wicklow, ma ripiegarono poi su Munster. La 'Repubblica di Munster' si estendeva da Limerick a Waterford, dove il sostegno all’IRA anti-Trattato era molto forte. In seguito alla resa di Rory O’Connor a Dublino, Liam Lynch divenne il leader dei repubblicani. Mulcahy aveva fatto liberare Lynch e Liam Deasy dal carcere, credendo che essi sarebbero tornati nelle campagne e avrebbero tentato di convincere i loro compagni anti-Trattato ad accettare la pace. La prima divisione del Sud, di cui Lynch era a capo, si impegnò affinché lo sforzo bellico repubblicano, venisse, da quel momento in avanti, decentralizzato. Il presidio di Four Courts, fautore di una politica che avesse centro a Dublino, non esisteva più. L’IRA anti-Trattato agiva da Munster. Ma un territorio così vasto era impossibile da difendere con un numero ristretto di uomini. Quando le truppe del governo Provisional misero sotto pressione le postazioni repubblicane, non incontrarono molte resistenze. I repubblicani si spostavano spesso, dopo aver incendiato i loro presidi in centri importanti quali Sligo, Castlebar, Clonmel e Waterford, tutte le volte che grossi scontri erano imminenti. Nel frattempo il governo Provisional aveva cominciato una grande campagna di arruolamento e ben presto poté contare su un esercito di decine di migliaia di unità. La disoccupazione dilagante dell’epoca faceva apparire l’arruolamento come una grossa opportunità lavorativa. Per molti ex-soldati inglesi, rifiutatisi di far parte dell’IRA anti-Trattato, era un modo per continuare uno stile di vita cui erano abituati15. Furono anche in grado di ottenere a prestito materiale dai presidi bellici che ancora rimanevano in Irlanda. Avevano a loro disposizione l’apparato amministrativo con una regolare, anche se piccola, entrata da esso proveniente. Il 12 luglio il governo creò il Concilio di Guerra di cui Michael Collins divenne Comandante in capo. Richard Mulcahy, ministro della difesa, divenne Capo di Stato Maggiore, mentre il generale Eoin O’Duffy comandava la divisione Sud-Ovest.

L’esercito governativo attaccò i Repubblicani a Munster dal mare. Dopo Fenit, sul lato nord della baia di Tralee, caddero anche la città di Tralee e il nord di Kerry. Il 21 luglio il governo Provisional attaccò i repubblicani a Limerick, ricorrendo all’artiglieria, con modalità simili all’attacco al presidio di Four Courts. Dopo aver registrato varie perdite, i repubblicani bruciarono le postazioni rimanenti e si rifugiarono fuori dalla città, e il governo Provisional ottenne il controllo di Limerick. Il governo controllava ora l’estuario del fiume Shannon e inviava imbarcazioni a pattugliare Munster. Le unità repubblicane a Clare e le zone centrali persero, da quel momento in poi, ogni contatto con i loro colleghi di Munster16. Gli scontri più cruenti di tutta la guerra avvennero a Limerick, dove i repubblicani avevano inizialmente sconfitto le truppe governative. Ma, all’inizio di agosto, i rinforzi da terra e mare diedero al governo Provisional uno schiacciant
e vantaggio numerico, costringendo i repubblicani a ritirarsi a Cork e a Kerry. Alla fine di luglio la città di Waterford cadde in mano al governo, mettendo così fine alla guerra repubblicana in quella zona. I Free Staters si impossessarono di Passage West nel porto di Cork e, grazie ad un attacco combinato per terra e per mare, la città venne rapidamente evacuata e gli Irregolari si videro costretti a ritirarsi a ovest. A questo punto molti repubblicani rinunciarono alla lotta e tornarono alle loro case. Alla fine dell’agosto del 1922 le città e i centri principali erano in mano all’esercito nazionale. Gli Irregolari non potevano sperare di vincere la guerra, ma i combattimenti si protrassero fino al 1923. Ad essi seguirono imboscate, assassinii, rappresaglie, bombe sulle strade e prigionieri torturati.

La guerriglia si protrae

È alquanto improbabile che qualcuno mi spari nel mio stesso paese.

Michael Collins, Agosto 192217

È un grande uomo e se le cose dovessero finire in mano a qualcuno meno valido di lui, potrebbe succedere qualsiasi cosa.

Eamon DeValera, a proposito della morte di Michael Collins, Agosto 192218

All’inizio di agosto divenne chiaro che, nonostante il governo Provisional controllasse la maggior parte delle città di Munster, non aveva un vero e proprio controllo sulle vaste aree attorno alle città. I repubblicani di Kerry e Cork rimasero uniti e, ritiratisi nelle campagne, si diedero alla guerriglia. Ciò si rivelò più difficile da fermare, molto più che strappare le città dalle mani dei Repubblicani. Come scrisse Emmet Dalton:

“[I Repubblicani] hanno adottato una tecnica di guerra in cui hanno anni di esperienza. Ora operano su un territorio che conoscono. Ora sono meglio equipaggiati ed addestrati di quanto lo fossero quando combattevano gli inglesi. In breve hanno messo me e le mie truppe nella stessa posizione in cui erano gli inglesi poco più di un anno fa.”19

Benché i repubblicani ottenessero con queste tattiche un discreto successo, con il passare del tempo il loro morale si depresse sempre più e l’opinione pubblica cominciò a schierarsi contro di loro. Sapevano che non avevano nessuna speranza di sconfiggere le truppe governative.

Il 12 agosto 1922 Arthur Griffith morì di emorragia cerebrale. Dieci giorni dopo Michael Collins fu ucciso ad appena 31 anni in un’imboscata a Beal na mBlath ad ovest di Cork, non lontano da dov’era nato. Furono sostituiti da W. T. Cosgrave e da Kevin O’Higgins i quali optarono per un approccio più duro e meno simpatetico nel trattare con gli Irregolari. Come Cosgrave affermò freddamente:

“Non esiterò e se saremo costretti a sterminare diecimila repubblicani affinché il paese sopravviva, allora i tre milioni di nostri concittadini valgono di più di quei diecimila.”20

Collins aveva sempre auspicato la pace con gli Irregolari, uomini al fianco dei quali aveva combattuto e che ammirava profondamente. Con riluttanza aveva dichiarato loro guerra ma non era disposto a sterminarli completamente pur di vincere. Ciò che avrebbe fatto nei mesi successivi, se fosse vissuto, è solo una supposizione ma la sua morte indusse il Libero Stato ad adottare un atteggiamento più violento. Una delle prime mosse di Cosgrave, in qualità di presidente, fu quella di fondere il Dàil e il Governo Provisional. Il terzo Dàil, eletto nel giugno del 1922, non fu riconosciuto da DeValera e dai parlamentari anti-Trattato. Ciononostante in settembre venne varato un Emergency Powers Act, che permetteva all’esercito irlandese di presiedere corti marziali ed imporre la pena capitale per uno svariato numero di reati, incluso il possesso non autorizzato di armi. La severità delle politiche del Libero Stato è dimostrata dal caso di Erskine Childers, il quale condannato a morte per il possesso di un pistola ornamentale donatagli da Michael Collins, fu giustiziato da un plotone di esecuzione il 24 novembre.

In ottobre i deputati anti-Trattato istituirono un governo repubblicano con DeValera come presidente. Nella realtà dei fatti l’IRA prestava poca attenzione ai politici. Il 6 dicembre 1922 nacque ufficialmente il Libero Stato Irlandese. Il giorno seguente gli Irregolari uccisero un deputato del Dàil e ne ferirono un altro, avendo dato inizio ad una campagna contro il Dàil e contro i membri del Senato. In risposta a ciò il governo del Libero Stato giustiziò, senza un regolare processo quattro prigionieri, colpevoli di un reato grave, uno per ogni provincia. Rory O’Connor, che era stato testimone di nozze di Kevin O’Higgins l’estate prima, fu uno dei quattro giustiziati. Gli Irregolari avevano fatto sempre più ricorso alla guerriglia ma ciò non si dimostrò utile come durante la guerra di Indipendenza. Entrambe le parti conoscevano le campagne e gli Irregolari avevano meno luoghi sicuri in cui rifugiarsi. I vescovi cattolici irlandesi sostennero il governo, un fatto decisamente strano in un paese come l’Irlanda, dominato dalla religione. Tutta l’opinione pubblica, desiderosa di pace, si schierò al fianco del Libero Stato.

La fase della guerriglia che vide gli scontri più violenti si svolse a Kerry, la contea all’estremo sud-ovest del paese. Le forze pro-Trattato occuparono le città, ma molte colonne repubblicane si aggiravano nelle campagne. Vi furono parecchi scontri fra le due parti e cominciarono a circolare voci su prigionieri torturati e malmenati, in particolar modo dalla truppe Provisional. All’alba del 9 marzo nove prigionieri repubblicani furono legati l’uno con l’altro; molti di essi avevano gli arti spezzati in seguito agli 'interrogatori' a colpi di martello cui erano stati sottoposti nelle caserme di Tralee da parte delle truppe governative. I prigionieri furono fatti disporre in cerchio attorno a una mina che fu poi fatta esplodere da un ufficiale dell’esercito governativo. In quel periodo altri incidenti del tipo Black and Tan [N.d.T.: apparato semi-poliziesco inviato dal governo londinese per combattere, nel 1920, i moti indipendentisti irlandesi. Questo 'reparto speciale' si rese colpevole di atroci massacri e altre ferocità ai danni dei ribelli e dei loro sostenitori] furono provocati a Kerry dai soldati del Libero Stato. Nel sud-ovest la guerriglia proseguì a fasi intermittenti fino alla primavera e all’estate del 1923. Alla fine dell’aprile del 1923, 77 repubblicani erano stati giustiziati a causa dell’Emergency Powers Act, e circa il doppio era rimasto vittima di rappresaglie non ufficiali. Molti repubblicani erano stati catturati e imprigionati. Liam Lynch, leader degli Irregolari, fu ucciso sulle montagne del Knockmealdown. Uno degli uomini presenti descrisse così l’imboscata:

“Gli 'Staters' apparvero su un’altura e furono scambiati i primi spari….Quando raggiungemmo la fine del letto del fiume dovemmo riparare su un lato della montagna nudo, senza alcun riparo. Era l’occasione che gli 'Staters' aspettavano. Circa una cinquantina di loro ebbe una chiara visuale di noi da 300 o 400 yarde di distanza e ci sparò contro interi caricatori quanto più velocemente possibile.”21

Lynch aveva incarnato la perenne resistenza militare al Libero Stato. La sua morte demoralizzò i repubblicani che per mesi avevano combattuto senza un grande sostegno, in una situazione simile allo stato di guerra ed estremamente difficile. Lynch fu rimpiazzato dal più liberale Frank Aiken, che colse il lato pratico della situazione. Nel maggio 1923 Aiken e DeValera contribuirono al raggiungimento del cessate il fuoco. Esso non fu accompagnato da formali negoziati o da un
trattato di pace e i repubblicani non rinunciarono alle armi. Per molti il cessate il fuoco era solo un sospensione temporanea delle ostilità, ma un giorno la lotta per la Repubblica irlandese sarebbe ricominciata.

Conclusione

La guerra contro lo straniero fa emergere ciò che di più bello e nobile esiste in una nazione, la guerra civile tutto ciò che vi è di brutto e ignobile.

Frank Aiken, leader dell’IRA22

Dopo guerra civile irlandese una nube di amarezza gravò sul paese per decenni. Gli uomini dell’IRA, che avevano combattuto fianco a fianco per rendersi indipendenti dall’impero britannico, si erano messi gli uni contro gli altri. Le brutali rappresaglie da entrambe le parti non sarebbero state dimenticate. Migliaia di persone erano morte durante la guerra, incluse alcune figure chiave quali Michael Collins, Arthur Griffith, Cathal Brugha, Rory O’Connor e Liam Lynch. Si stima che i costi della guerra raggiunsero i 50 milioni di sterline (a somma dei danni inflitti alle proprietà e il costo per il finanziamento della guerra), una somma astronomica per quell’epoca (equivalente a circa 2 miliardi di euro di oggi). Il dispiego fu enorme, lo Stato aveva un grosso esercito che non poteva mantenere in tempo di pace, l’antagonismo tra chi era pro e chi era contro al negoziato si prolungò per decenni, e per il resto del mondo il Libero Stato irlandese era solo un oscuro pasticcio. Nuovi partiti politici sarebbero emersi dalle ceneri di Sinn Féin, che era stato spaccato in due dalla guerra. Negli anni a venire, il partito pro-Trattato Fine Gael (originariamente Cumman na nGaedhal), guidato da W. T. Cosgrave, e il partito abti-Trattato Fianna Fail, guidato da Eamon DeValera, sarebbero diventati i due partiti politici principali d’Irlanda. Ma a tutt’oggi non hanno mai formato un governo di coalizione, dal momento che la tensione fra essi è ancora notevole.

La guerra civile è uno dei capitoli meno discussi della storia irlandese. Capi dell’IRA come Tom Barry e Dan Breen hanno scritto libri sulla loro esperienza nella guerra di indipendenza: entrambi hanno concluso il loro racconto alla firma del Trattato. La maggior parte degli esponenti dell’IRA, come Barry e Breen, la cui lotta ha contribuito al raggiungimento del Libero Stato irlandese, erano contrari. Gli uomini che fondarono il Libero Stato erano per lo più ex-militari inglesi e uomini che non avevano combattuto per l’IRA sin dai suoi esordi. Gli uomini che dovevano sconfiggere erano quelli che, in primo luogo, avevano provocato la situazione di stallo con gli inglesi. Molti esponenti dell’IRA anti-Trattato furono costretti ad emigrare e finirono i loro giorni in un paese straniero, rimuginando su ciò che sarebbe potuto essere.

La convinzione di Michael Collins secondo cui il negoziato anglo-irlandese era un passo fondamentale in vista del raggiungimento di una maggior libertà fu ironicamente dimostrato dalle ultime politiche di DeValera, che poco alla volta allentarono i restanti legami con l’impero britannico. Nel 1949 venne finalmente costituita la Repubblica d’Irlanda, che escludeva le sei province del nord, in un momento iun cui DeValera non era al potere. Ciò venne accettato senza particolari problemi.

Riferimenti:

1Pg. 157 of 1922: The Birth of Irish Democracy by Tom Garvin (Dublin, 1996)
2Pg. 66 of The Civil War: 1922-1923 by Eoin Neeson (Dublin, 1966)
3Pg. 7 of Green Against Green: The Irish Civil War by Michael Hopkinson (Dublin, 1988)
4Ibid, pg. 8
5Ibid, pg. 36
6Pg. 263 of Revolution In Ireland: 1906-1923 by W. Allison Phillips (Dublin, 1923)
7Pg. 46 of Green Against Green: The Irish Civil War by Michael Hopkinson (Dublin, 1988)
8Pg. 92 of 1922: The Birth of Irish Democracy by Tom Garvin (Dublin, 1996)
9Pg. 40 of Green Against Green: The Irish Civil War by Michael Hopkinson (Dublin, 1988)
10Pg. 91 of The Civil War: 1922-1923 by Eoin Neeson (Dublin, 1966)
11Pg. 112 of The Civil War: 1922-1923 by Eoin Neeson (Dublin, 1966)
12Pg. 117 of The Civil War: 1922-1923 by Eoin Neeson (Dublin, 1966)
13UCD AD, Hugh Kennedy Papers, P4/390
14Pg. 59 of Green Against Green: The Irish Civil War by Michael Hopkinson (Dublin, 1988)
15Pg. 131 of The Civil War: 1922-1923 by Eoin Neeson (Dublin, 1966)
16Pg. 150 of Green Against Green: The Irish Civil War by Michael Hopkinson (Dublin, 1988)
17 Pg. 234 of The Civil War: 1922-1923 by Eoin Neeson (Dublin, 1966)
18Pg. 251 of The Civil War: 1922-1923 by Eoin Neeson (Dublin, 1966)
19Pg. 174 of Green Against Green: The Irish Civil War by Michael Hopkinson (Dublin, 1988)
20 Pg. 163 of 1922: The Birth of Irish Democracy by Tom Garvin (Dublin, 1966)
21Pg. 289-290 of The Civil War: 1922-1923 by Eoin Neeson (Dublin, 1966)
22Pg. 273 of Green Against Green: The Irish Civil War by Michael Hopkinson (Dublin, 1988)

Bibliografia:

Green Against Green: The Irish Civil War by Michael Hopkinson (Dublin, 1988).
The Civil War: 1922-1923 by Eoin Neeson (Dublin, 1966).
1922: The Birth of Irish Democracy by Tom Garvin (Dublin, 1996).
Revolution In Ireland: 1906-1923 by W. Allison Phillips (Dublin, 1923).
Michael Collins by Tim Pat Coogan (Dublin, 1991).
The Irish Counter-Revolution: 1921-1936 by John M. Regan (Dublin, 1999)

Pages: 1 2