Ti dico che è imbattibile

La cosa che più offende un anziano è essere considerato già qualcosa che è destinato a morire. Nessuno ti considera più un essere vivente, che ha carne, pelle, che soffre, pensa e ha sentimenti.Sei un vecchio: sei un morto, o qualcosa vicino a morire…

Tonino guardava la corsa e pensava. Ma i suoi pensieri piano piano avevano diradato le ombre. Aveva ritrovato il sorriso. Si era appassionato a quei giovanotti tutti muscoli. A quelle divise piene di colori. A quella campagna verde dove i colori sfrecciavano veloci.

Chi vincerà, si chiedeva.?

Guardava la pedalata. Da giovane era stato un buon dilettante. Quel giovanotto basso e tarchiato con la maglia fucsia aveva una bella pedalata, potente, forte e faceva girare le gambe. Sembrava quasi che stesse sempre sul punto di scattare e di andarsene da solo ma qualcosa lo tratteneva. La testa gli diceva che avrebbe vinto. E allora il cuore lo portò a sperare per l'altro. Uno spilungone sul metro e ottanta che spingeva rapporti lunghi e massacranti.
Tonino si stava dimenticando un po' alla volta che quella era un'altra triste domenica che passava da solo. Nessuno lo veniva a trovare. Da anni ormai. Il mondo si era dimenticato di lui. E questo è il modo in cui il mondo ti prepara a distaccarti da lui: dimenticandoti…che esisti.

“Attenzione! Attenzione! Il gruppo tirato da Trinketriz si sta facendo sotto. Cinquanta secondi, cinquanta secondi di vantaggio per Finkorou e Oivgt! Attenzione il gruppo sta rientrando! ” urlava concitata Radio Corsa. “Attenzione 20 all'arrivo! Il gruppo ha ridotto lo svantaggio da 1'20” a 50”!!!”
“E allora che mi dici ora! Vedi che Trinketriz si è messo a tirare per Pattini, e il gruppo sta rientrando. Li riprendono”, insisté Vankerke. “Ma i nostri dove cazzo sono andati a finire? Perché Gooberd non attacca?”
“Non li riprendono. Finkorou va via quando vuole, te l'ho detto.”
“Ma te che ne sai?”
“Senti io ho lavorato 10 anni per l'Agenzia. E lì dentro ho ancora buoni amici. Se ti dico che lo so è perché lo so!”

“David i due fuggitivi hanno ormai attaccato la salita “dDegli Italiani”. Che dici li riprende il gruppo?”
“No ormai penso proprio di no! E' troppo tardi. E poi i due pedalano troppo forte. Guardate la potenza di Finkorou! Ha una gamba piena, esplosiva. Sicuramente vince lui…”, commentavano i due inviati della RAI.
Tonino ormai aveva dimenticato le lunghe ombre che lo visitavano la notte e il giorno. Quelle ombre che ormai gli impedivano di distinguere il giorno dalla notte.
Tonino sedeva sereno davanti alla tv e ascoltava. Ed i suoi pensieri erano ritornati a quando era giovane. A Ccoppi e Bartali.

Dio mio quanto tempo era passato! Eppure era stato un attimo. Un soffio…
E come sono diversi questi giovani oggi. Sembrano dei gladiatori romani, con le loro divise attillate, coi loro elmi in testa. Tutti belli. Tutti muscolari. E siedono su alti cavalli d'acciaio.A suoi tempi…se ci ripensava, anche l'Airone Coppi gli sembrava uno sgraziato animale con quei capelli impomatati tutto gobbo sul sellino&h
ellip;lungo stradoni tutti polvere e miseria…

“Insomma come ti ho detto secondo il rapporto dell'Agenzia, la SANY ha messo a punto un processo di stimolazione magnetica transcraniale ed usa pulsazioni di energia magnetica basata sui trioni per provocare, attraverso la stimolazione delle cellule cerebrali, correnti di energia che agiscono sul cervello e che lentamente alterano le strutture delle cellule. E' un sistema incredibile! Si possono creare atleti in laboratorio! Questo sta diventando lo sport!!!”, concluse Tomboyd, accendendosi un'altra sigaretta e aspirandola con il gusto dell'uomo che sa come va il mondo.
“Beh! senti guardiamo di procurarcelo anche noi quest'aggeggio così evitiamo di fare queste figure di merda quando veniamo alla Liegi-Bastogne-Liegi. Ma dove cazzo sarà andato a finire Gooberd?. Gooberd! Gooberd!!! Ma dove cazzo sei finito!!!”, cominciò ad urlare nella radiotrasmittente Vankerke.

“Duecentocinquantamentri all'arrivo signori! Oivgt controlla Finkorou. Finkorou non accenna allo scatto, come mai David?”
“Ma a me se sembra che non vi sia storia. Finkorou è così sicuro della vittoria che può partire anche ai cinquanta metri. Non ha problemi. Come si può vedere ha una pedalata che non ammette storie…”
”Ecco David Finkorou è scattato! E' incredibile …uno scatto impressionante! Una sciabolata micidiale…Finkorou!!! Primo!!!…taglia il traguardo a mani alte in sei ore e ventiquattro minuti alla media di…”
E la tv continuava a gracchiare in un angolo, illuminando ora di chiaro ora di scuro il volto addormentato e sereno di Tonino. Addormentato per sempre. In un mondo lontano miliardi di trioni da quello in cui aveva vissuto.
Ma quel sorriso non era un sorriso di sarcasmo verso quel mondo che l'aveva dimenticato.
Si era congedato così…affascinato dalla bellezza e dalla grazia dei muscoli di quei nuovi gladiatori, come lui li aveva definiti.
Con gli occhi socchiusi. Il volto reclinato verso destra. Il braccio che gli penzolava a mezz'aria. Un sottile rivolo bagnava i suoi pantaloni e scendeva giù lungo la gamba finendo in una pozza giallognola sotto la sedia.

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