La Reginetta degli scandali. Melissa P. intervistata da Three Monkeys.

E' cauta riguardo alle proprie influenze letterarie: “Non ho modelli letterari. Un libro deve aprirti gli orizzonti, non aiutarti né supportarti, – spiega – mi piace un libro per quello che è, per quello che mi può dare in termini emotivi, non in termini 'tecnici'”.

Non appena ne ha avuto l'opportunità, dopo l'uscita di Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire , Melissa si è trasferita dal paesino siciliano di Aci Castello a Roma, dove vive attualmente. Quello di essere ambientato in un paese relativamente piccolo è un elemento fondamentale del suo primo libro, in un paesino dove i pettegolezzi si diffondono velocemente, e altrettanto velocemente si viene etichettati. Fino a che punto il fatto di essere cresciuta in Sicilia ha contribuito alla stesura del libro, o in altre parole, avrebbe potuto scrivere lo stesso libro a Roma o Milano? “Forse no, forse sì, – è la sua risposta ambivalente – non lo so. Sicuramente la Sicilia influenza, senza dubbio. E lo fa positivamente e negativamente. La Sicilia è un terra estrema dove non esistono vie di mezzo e tutto ciò ha influenzato me e la mia scrittura”. La reazione al libro in Sicilia è stata particolarmente feroce: “La Sicilia ti dà tanto – ci dice – ma si porta via il doppio di ciò che ti ha regalato”.

Il libro non è solamente un bestseller tradotto in diverse lingue, ma ora diventa una trasposizione cinematografica. Probabilmente più che in altri casi, ci si domanda quanto questa sarà fedele all'originale. “Non partecipo in alcun modo alla realizzazione del film – a parte averne venduto i diritti, si potrebbe obbiettare – poiché il progetto steso dalla produzione non mi convince e non mi piace”. Bisogna ammettere che il libro sia alquanto 'cinematico' o come dice lei stessa, “praticamente una sceneggiatura già scritta”. Stupisce quindi che la scrittrice siciliana commenti: “la produzione si è messa in testa di riscriverlo togliendo, in questo modo, l'atmosfera che caratterizza il libro e modificando in maniera quasi radicale la storia”. Tutto ciò illustra a meraviglia uno degli scomodi paradossi sollevati dal libro, dalla sua atmosfera e trama. Se gli sceneggiatori dovessero lasciarlo così com'è, il film verrebbe vietato ai minori, ovvero non sarebbe proiettabile ad una platea di cotanei della protagonista.

Lasceremo che sia il team di recensori di Three Monkeys a decidere se il libro debba essere considerato un'opera letteraria o se invece debba essere etichettato come pornografia schietta. Quello che non è materia di contendere è invece l'enorme successo che ha accompagnato il debutto di Melissa P. e che ha preparato i riflettori per il seguito. Ci sono molti che sono pronti a sostenere che il successo è dovuto semplicemente alla componente scandalistica e all'età dell'autrice. Ci sono però sufficienti elementi che suggeriscono che la Panarello li sconfesserà e a diritto prenderà posto nella rosa dei nuovi talenti 'letterari' italiani. L'indignazione moralistica ha raramente rappresentato una buona unità di misura per giudicare opere d'arte, siano esse letterarie o musicali. Il sottoscritto, per fare un esempio, aspetta con ansia il prossimo libro di Melissa Panarello.


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