21 Grammi

21 grammi è il debutto in lingua inglese del regista messicano Alejandro Inarritu, il cui primo film Amores Perros, uscito nelle sale nel 2000, è stato acclamato dalla critica internazionale. La trama si sviluppa attorno i tre personaggi principali: Christine (Naomi Watts), un’ex tossicodipendente la cui vita viene sconvolta dalla morte del marito e delle due figliolette, Paul (Sean Penn), un professore di matematica in punto di morte alla disperata ricerca di un cuore nuovo e Jack (Benicio Del Toro) un ex truffatore trasformatosi in un fanatico religioso responsabile dell’uccisione accidentale della famiglia di Christine. La trama tortuosa del film sbalza lo spettatore avanti e indietro nel tempo mentre la terribile sequenza degli eventi si snoda e le vite di Christine, Paul e Jack si intrecciano.

Questo è un film di considerevole impatto emotivo. In 125 minuti affronta temi importanti quali l’amore, la morte, la fede, le crisi familiari, la malattia, l’uso di droghe e l’infertilità. Non c’è modo di sfuggire alla tragedia implacabile che permea la vita dei personaggi principali e delle loro famiglie. Le scene che mostrano le figlie di Christine che ridono e scherzano sono oscurate dalla consapevolezza dello spettatore di ciò che accadrà loro. Quando Jack va in chiesa e si aggrega al resto dei fedeli non lo fa con un senso di gioia. Al contrario da’ l’impressione di essere eccessivamente zelante, al punto di risultare leggermente disturbato. I sospetti dello spettatore vengono confermati quando una cena in famiglia degenera in una lezione alquanto disturbante. sugli insegnamenti di Gesù. Non fatevi ingannare, questo è un film estremamente tetro.

Di buono c’è che le interpretazioni della Watts e degli altri protagonisti sono assolutamente magnifiche. Tutti e tre riescono perfettamente a catturare e a trasmettere il dolore e la complessità dei loro personaggi. Watts è bravissima nella parte della giovane madre che a causa del lutto che la colpisce precipita di nuovo in quell’universo di alcol e stupefacenti dal quale era fuggita sei anni prima. L’interpretazione di Del Toro di un Jack perseguitato dal rimorso è del tutto convincente. Penn è al suo solito eccellente, con una tosse asmatica che lascia anche lo spettatore al tempo stesso soffocato e senza respiro.

Allo stesso modo, l’uso che Inarritu fa di tecniche cinematografiche quali l’uso della telecamera a mano e di diversi tipi di pellicola è estremamente efficace nell’aggiungere atmosfera, regalando ad alcune sequenze un tocco di stanchezza e di scolorimento e rendendo altre più tetre e introspettive.

A mio parere il difetto principale di questo film ha a che vedere con un altro dei trucchi artistici usati. Mi riferisco al modo nervoso e tortuoso con il quale il film è montato. Lo stile di montaggio fine-inizio-metà-inizio eccetera è stato usato, con eccellenti risultati, in film quali Pulp Fiction e Memento ma qui riesce solamente a negare la risonanza emotiva della recitazione. Inoltre se l’intenzione era rendere ogni scena un indizio per l’epilogo finale allora c’è qualcosa che non funziona perché il finale è alquanto prevedibile.

Nel complesso 21 Grammi è un film di una tristezza quasi inesorabile. Lo spettatore viene sottoposto ad un bombardamento costante fatto di drammi ed emozioni umane che finisce per avere un effetto stranamente stordente. Non c’è luce a fare da contrasto alla cupezza della trama. Lo spettatore si ritrova a pensare: “Oh, è terribile”, ma non è veramente coinvolto a livello emotivo. Il che non certo quello a cui il regista mirava, immagino.

Il titolo del film deriva da alcuni esperimenti condotti nel 1907 da un certo dottor Duncan MacDougall, il quale scoprì che il corpo umano, alla sua morte, sperimenta un’immediata perdita di peso di 21 grammi, cosa che, secondo il dottore, sarebbe il risultato della fuoriuscita dell’anima dal corpo. Il dottor MacDougall eseguì questi esperimenti anche sui cani e scoprì che la medesima perdita di peso corporeo non avveniva – “dimostrando” così che essi non avevano anima. Se questo significa che i cani non devono soffrire per tutta la durata di film emotivamente sovraccarichi come 21 Grammi allora posso dire beati i cani!