Thunder, Lightning, Strike – Intervista ai The Go! Team

Dal nome, fino alla musica, sembra che i The Go! Team (dal nome delle persone che puliscono dopo uno schianto aereo) si siano dedicati all'energia e ai suoni dirompenti. Quanto è importante il fattore 'ritmo sincopato'? “E' importante per la sensazione dominante di provocare una reazione, di scuotere il pubblico, per ottenere immediatezza e, sebbene sia più complesso, per avere un suono spontaneo. Ma comunque c'è anche qualche brano atmosferico più lento,”, aggiunge rapidamente. Questo rientra nell'idea generale di ciò che un album dovrebbe o non dovrebbe contenere: “Niente tappabuchi. Non dovrebbe essere troppo ben prodotto. Dovrebbe avere una linea ma allo stesso tempo cercare di sorprendere. Penso che anche la melodia sia una chiave”.

Non sorprenderà nessuno di quelli che hanno ascoltato l'album sapere che l'industria della pubblicità si sia fatta avanti, suggerendo di usare alcune delle canzoni per una pubblicità di McDonald: “sono fiero che la nostra etichetta, la Memphis industries, abbia subito detto no, senza neanche chiedercelo. Sanno che non lo dimenticheremo.” E a proposito della pubblicità in generale? Potrebbe immaginare di concedere una delle canzoni se il cliente fosse quello giusto? “Recentemente ho pensato molto al problema della pubblicità e credo veramente che rifiutare qualsiasi cosa sia l'unica soluzione. Che idea orribile essere associati in modo così prossimo a un prodotto. Le due cose dovrebbero essere separate. Ti impiccherebbe per sempre. La sponsorizzazione sta penetrando in qualsiasi cosa di questi tempi”.

Un altro ovvio sbocco per le nuove band emergenti di questi giorni sono le colonne sonore dei film, verso le quali è più aperto: “Adoro l'idea che una canzone dei The Go! Team venga usata in un film, se è buono, e penso che molte possano andare bene. Sempre che nel film non reciti Tom Cruise!”

E' generalmente d'accordo con l'idea promossa recentemente da David Byrne e Gilberto Gil, che gli artisti dovrebbero far uscire alcune canzoni con una licenza creativa, che permetta ad altri artisti di usarle gratis per creare nuova musica. Ciò non sorprende, visto che i The Go! Team sono avidi di campionamenti: “Penso che non sia giusto sgraffignare un intero campione e poi chiamarlo una tua canzone ma quando usi qualcosa di vago, e poi la mescoli con qualcos'altro per fare musica nuova è un po' una scocciatura quando gli devi dare il 15% [in diritti d'autore]. E anche quando alla fine devi andare per vie legali”.

Parlando delle persone con cui Parton vorrebbe lavorare, cita Thurston Moore dei Sonic Youth e Cornelius. Moore perché “tira fuori dalla chitarra quei suoni bizzarri, e ha sempre dei piccoli progetti collaterali che porta avanti, e in più è
la persona più dinamica che abbiate mai visto su un palco (nella giornata giusta)”. Cornelius perché “sa come usare un campionamento nel modo più fantasioso”. Allo stesso tempo, quando gli chiediamo quale disco vorrebbe buttare nella spazzatura del futuro, senza battere ciglio, risponde “quello dei Keane”. Risposta che illustra chiaramente il suo manifesto musicale: “Fare qualcosa di nuovo è una grande responsabilità –mi piace l'idea di fare qualcosa di inusuale e sperimentale ma che sia innegabilmente fatta per dedicarcisi. Adoro la musica che prende una direzione e la porta avanti”.

Con Thunder, Lighting, Strike i The Go! Team si sono impegnati per produrre un album brillante e innovativo. Il loro prossimo passo sarà suonare in alcune città europee. Speriamo che il live show sia tanto eccitante quanto lo è il disco!

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