Pesto

In Italia sicuramente prendiamo sul serio la nostra cucina nazionale e d'altro canto siamo anche molto campanilisti, nel senso che siamo, a volte anche in maniera esagerata, legatissimi alla nostra regione o persino città di origine. Non sarà quindi una sorpresa per nessuno che l'Ordine della Confraternita del Pesto abbia depositato il proprio marchio presso la Camera di Commercio provinciale, insieme alla denominazione: “vero tipico pesto genovese” (e non pesto alla Genovese o altri nomi del genere che già di per sé sono sinonimi di contraffazione) e alla relativa ricetta, in cui sono specificati gli ingredienti e la loro provenienza.

In pratica gli ingredienti sono il basilico e l'olio extravergine d'oliva della Liguria, l'aglio, pecorino sardo e il grana ben stagionato; a questa 'base', è accettabile aggiungere altri ingredienti, come pinoli, noci, diversi tipi di formaggi a pasta morbida.

Questa qui sotto è la mia versione, con la speranza di non incorrere nelle ire delal Confraternita, dovessero mai trovarla troppo personalizzata!

Cosa ti serve:

un bel mazzo di foglie di basilico fresco
2 spicchi d'aglio
3 cucchiai di pecorino
3 cucchiai di grana
½ cucchiaino di sale marino grosso
1-2 cucchiaini di pinoli
10-15 cucchiai di olio extravergine d'oliva

Come si fa:

Lava il basilico e lascialo asciugare. Ponilo in un mortaio e sminuzzalo insieme all'aglio, il sale e i pinoli. Aggiungi il formaggio cucchiaio dopo cucchiaio, mescolando bene dopo ogni aggiunta con il pestello. Infine l'olio, mescola bene e lascia riposare. Fai bollire la pasta in abbondante acqua salata. Quando è ora di condirla, diluisci il pesto con un goccio dell'acqua di cottura della pasta e aggiungi ancora formaggio se ti gusta.