La Lega Nord di Bossi – Storia e Mito

Tanto si è scritto sull'ascesa al potere della Lega Nord di Umberto Bossi, ma sorprendentemente poco è stato fatto nel campo della ricerca per esaminare la connessione suggerita dalla Lega alle sue controparti medievali. Dr. Edward Coleman della University College Dublin, ha invece esaminato queste connessioni e contraddizioni inerenti all'uso, da parte della Lega, della simbologia medievale.

Fino a che punto la Lega associa sè stessa alla Lega Lombarda medievale?

In due modi. Per prima cosa molto del simbolismo della Lega moderna è tratto, consciamente, dalla Lega medievale, a cominciare dal nome. La Lega Nord è infatti un'organizzazione composita, costituita da un certo numero di gruppi che hanno in comune delle finalità legate alla decentralizzazione del governo e al federalismo. Il gruppo più consistente è quello costituito dalla Lega Lombarda, che fu fondata da Umberto Bossi nel 1984. La Lega Lombarda di Bossi adottò come simbolo di partito l'immagine di un cavaliere medievale che brandisce una spada. Questo logo si basa su una statua eretta nel 1876 a Legnano per commemorare la famosa vittoria della Lega Lombarda medievale sull'esercito dell'imperatore germanico Federico I Barbarossa (1152-90), svoltasi lì nel 1176. La statua rappresenta Alberto da Giussano, una figura mitica associata alla Lega sin dal tardo Medioevo. Sulle bandiere e le spilline della moderna Lega, l'immagine di Alberto da Giussano è sovrapposta ad una croce di San Giorgio (una croce rossa su sfondo bianco). La croce di San Giorgio fu adottata come bandiera di Milano e di altre città lombarde in tempi medievali. Appare ad esempio in illustrazioni relative al carroccio o carro da guerra milanese. La stampa italiana rinominò la Lega di Bossi 'il carroccio' proprio a causa di questa associazione di idee, e il soprannome perdura. Un'ulteriore connessione è quella di tenere comizi in luoghi significativi per la Lega medievale, un esempio per tutti Pontida, nei pressi di Bergamo, secondo la tradizione sito di una importante cerimonia di giuramento nel 1167.

A parte questa presa a prestito superficiale, la Lega moderna ha cercato di ispirarsi alla storia del suo 'precursore' medievale. La Lega Lombarda medievale era un'alleanza di Comuni della valle del Po. È possibile quindi rivendicare la sua posizione a difesa degli interesti del Norditalia. Inoltre, si opponeva ad uno Stato monolitico, con poteri centralizzati – l'Impero germanico di Federico I Barbarossa – proprio come la Lega moderna si oppone allo Stato Italiano, monolitico e con poteri centralizzati, fondato nel 1860. Il tema principale di tutta la contesa nel secolo XII, così come alla fine del XX secolo, era le tasse. Oltretutto la Lega medievale, per lo meno nella percezione popolare, era sostenuta da cittadini ordinari: commenrcianti e artigiani, avvocati e notai, mercanti e negozianti. Può quindi essere considerata sia populista che non-partisan, una rivendicazione spesso fatta da parte della Lega moderna.

Lo pseudo-medievalismo dei suoi simboli e il suo concentrarsi sulla lotta della medievale Lega Lombarda come un episodio storico a cui ispirarsi, sono caratteristiche dello sviluppo iniziale della Lega moderna, negli anni '80 e all'inizio dei '90. Però, dalla metà degli anni '90, altri simboli di origine non medievale hanno acquistato importanza, in particolare il 'Sole delle Alpi', un fiore verde a sei petali racchiuso in un cerchio. Allo stesso tempo, la propaganda leghista ha iniziato ad enfatizzare e celebrare il passato celtico del Norditalia, che essa sostiene di avere in comune con zone dell'Europa transalpina, principalmente per ciò che riguarda il linguaggio. Similmente, la proclamazione, nel 1996, di una Repubblica indipendente norditaliana dal nome Padania ha una ben limitata risonanza medievale.

Come mai, da medievalista, lei è attratto dall'idea di scrivere sulla Lega moderna?

Il mio interesse principale è ovviamente la Lega Lombarda medievale. D'altra parte, l'avvento sulla scena di Bossi e la creazione della Lega moderna ha naturalmente acceso il mio interesse: non accade spesso dopotutto che un medievalista possa rivendicare che il suo campo di studi abbia una diretta connessione con la politica e la società contemporanee! Ho quindi cominciato ad esaminare i legami fra la Lega medievale e le leghe moderne, dal punto di vista di un medievalista. Ed ho scoperto che, sorpresa sorpresa, la Lega moderna ha utilizzato i simboli più facilmente accessibili, e più potenti, della Lega medievale – il carroccio, Alberto da Giussano, Pontida, e Legnano – ma che questa appropriazione era relativamente superficiale e acritica, dal punto di vista di uno studioso di storia. Era infatti in larga parte basata su di una nozione romanticizzata della Lega, che non risale a prima del XIX secolo. La 'vera' storia della Lega Lombarda, come riportato nelle fonti del XII secolo, comprende numerosi elementi che poco si addicono alla sua evocazione da parte della Lega moderna come 'modello' storico, e implicitamente come giustificazione per il suo programma politico. Mi è parso che questo punto doveva essere sollevato.

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